Editoriale

ANTONIO PAPPALARDO, IL GENERALE DEI CARABINIERI CHE L’11 SETTEMBRE “MANDERA’ A CASA IL GOVERNO DI ABUSIVI”

Da qualche tempo a questa parte il Generale incita alla sommossa popolare ed il prossimo 11 settembre è prevista una marcia fino a Montecitorio con la quale gli aderenti chiederanno le dimissioni al governo vigente, colpevole a loro dire di favorire gli immigrati e le aziende straniere. Ciò che inquieta –  scrive la redazione di New Notizie – di questa iniziativa sono i toni utilizzati durante la sponsorizzazione dell’evento, nelle locandine, ad esempio di legge: “L’11 settembre a Montecitorio, manderemo via questo governo abusivo”, l’aggettivo finale è strumentale per far passare l’idea di un illecito, ma il prosieguo è forse peggiore: “Se ne andranno via con le proprie gambe, oppure saranno le stesse forze dell’ordine a mandarli via”. Insomma il messaggio è chiaro, il Generale Pappalardo ed i suoi seguaci minacciano un “Golpe“. Quanto ci sia di vero in queste affermazioni e quanto sia propaganda lo capiremo solo l’11 settembre. Nel frattempo l’ex ufficiale in combinazione con Simone Carabella ha diffuso un video su Facebook in cui spiega le ragioni della marcia e della richiesta di dimissioni del governo, in breve: “favoreggiamento” dell’immigrazione e delle imprese estere a discapito degli italiani e degli imprenditori nostrani, mancanza di controllo e supporto ai cittadini italiani, incapacità di proteggere i propri cittadini dalla criminalità che i migranti porterebbero. Una simile iniziativa, con tali motivazione, è emblema di come in Italia stia tornando una tendenza al nazionalismo di destra, un nazionalismo cieco, intransigente e privo di logica.

La redazione di Next Quotidiano, in un articolo di dicembre 2016, aveva delineato la figura del Generale Antonio Pappalardo. Vi riproponiamo uno stralcio.

“Un comunicato del SUPU, il Sindacato Unitario Personale in Uniforme del quale Pappalardo è Presidente dal 2007, ribadisce il concetto, spiegando che “i delinquenti sono i parlamentari abusivi dal 2014, che hanno rubato alla casse dello Stato oltre 900 milioni di euro. E non i Forconi che stavano arrestando uno di loro“. E qui la faccenda si fa interessante perché Pappalardo, che è stato eletto nel 1992 alla Camera dei Deputati come indipendente tra le fila del Partito Socialista Democratico Italiano, percepisce come ogni parlamentare della Repubblica un vitalizio pari a 3.108 euro al mese (alla quale va aggiunta la pensione da Generale in congedo) ovvero la cifra che spetta a tutti i parlamentari che sono rimasti in carica una legislatura. Niente di illegale, sia ben chiaro, però come non ricordare che l’XI legislatura, quella durante la quale Pappalardo prestò servizio come deputato, viene ricordata come la più breve della storia della Repubblica Italiana. Dopo appena 722 giorni infatti le camere vennero sciolte e così terminò, nel 1994, l’ultima legislatura della Prima Repubblica. Ma in quel brevissimo arco di tempo Pappalardo fece a tempo a cambiare partito (entrò nel gruppo del Patto Segni), diventare sottosegretario alle finanze del governo tecnico (quindi non eletto dal popolo) guidato da Carlo Azeglio Ciampi. Nel 1994 poi l’allora Colonnello Pappalardo si candidò alle amministrative di Roma come capolista di Solidarietà Democratica, movimento politico che venne coinvolto in un’inchiesta per alcuni legami con la massoneria deviata legata a Forza Italia guidata dal principe Giovanni Alliata di Montereale (già coinvolto nel golpe Borghese) che mirava a influenzare l’esito delle elezioni romane (le prime nelle quali c’era l’elezione diretta del sindaco). Pappalardo non è certo nuovo ad uscite rivoluzionarie, nel 2000 quando era alla guida del COCER (il sindacato della Benemerita) ad esempio aveva minacciato l’agitazione dell’Arma dei Carabinieri auspicando che i militi provvedessero a “fondare un nuovo Stato”. Dichiarazione che gli costò la rimozione immediata dal Comando del II Reggimento Carabinieri di Roma. In seguito Pappalardo ha tentato di promuovere il federalismo in salsa siciliana e addirittura di portare la pace tra israeliani e palestinesi con un musical. Abbandonate le velleità pacifiste ora Pappalardo è alla guida del Movimento Italia che mira alla ricostruzione dello Stato italiano da zero grazie all’azione responsabile dei Carabinieri in congedo e di tutte le Forze dell’Ordine di buona volontà che abbiano desiderio di seguirlo. Insomma Pappalardo crede che l’Italia sia la Turchia e che quindi l’esercito (perché i Carabinieri sono una delle quattro forze armate) abbia il compito di intervenire con la forza per ristabilire l’ordine costituzionale.”

Lascia un commento

error: ll Contenuto è protetto